Oggi: Marzo 14, 2025
Febbraio 7, 2025
2 Minuti di lettura

Disturbi dell’umore e diagnosi: una revisione critica della letteratura

Un’analisi sulle attuali classificazioni e le loro criticità

L’emozione definisce l’essere umano forse più della cognizione e guida ogni esperienza che ci caratterizza. Arte, musica e letteratura sono possibili grazie all’infinita gamma di emozioni che siamo in grado di provare. Tuttavia, questa complessità emotiva rende difficile stabilire cosa sia la “normalità” e distinguere le eventuali deviazioni da essa.

I disturbi dell’umore sono tra le diagnosi di salute mentale più diffuse a livello globale, con la depressione che colpisce circa il 4,4% della popolazione mondiale e il disturbo bipolare oltre l’1%​. Tuttavia, la corretta diagnosi di queste condizioni è spesso problematica, con il disturbo bipolare, in particolare il tipo II, che viene frequentemente scambiato per disturbo depressivo maggiore, portando a ritardi significativi nel trattamento e conseguenze gravi per i pazienti.

Questo è uno dei principali argomenti affrontati nella tesi di laurea magistrale di Benedetta Gasperini, dal titolo:
“Diagnosi dei disturbi dell’umore e conseguenti implicazioni per il trattamento: una revisione critica della letteratura”, discussa presso l’Università degli Studi di Padova​.


La classificazione dei disturbi dell’umore: tra storia e limiti attuali

Storicamente, il concetto di disturbi dell’umore ha subito varie trasformazioni. Prima della pubblicazione del DSM-III (1980), la psichiatria tradizionale seguiva il modello della malattia maniaco-depressiva di Kraepelin, che riuniva sotto un unico ombrello diagnostico tutte le forme di depressione e mania​. Tuttavia, il DSM-III ha separato nettamente il disturbo bipolare e il disturbo depressivo maggiore (MDD), creando due entità distinte.

Questa divisione, però, non è completamente supportata dalle evidenze cliniche e neuropsicologiche. Gli studi indicano che esiste un’ampia sovrapposizione tra i due disturbi e che molti pazienti con depressione ricorrente potrebbero rientrare in un “spettro bipolare”, non adeguatamente riconosciuto dalle attuali classificazioni​.


I problemi della diagnosi e le conseguenze per i pazienti

Uno dei punti centrali della tesi di Gasperini riguarda il ritardo diagnostico del disturbo bipolare, soprattutto di tipo II. In media, passano fino a 12 anni prima che un paziente con BD-II riceva una diagnosi corretta​. Questo ritardo è dovuto a diversi fattori:

  • Sovrapposizione dei sintomi con la depressione unipolare
  • Difficoltà nel riconoscere episodi ipomaniacali, che spesso non vengono segnalati dai pazienti
  • Uso improprio degli antidepressivi, che possono mascherare i sintomi bipolari o addirittura peggiorarli

Questa situazione ha conseguenze gravi: senza una corretta diagnosi, i pazienti ricevono trattamenti inadeguati, aumentando il rischio di cronicizzazione, suicidio e peggioramento della qualità della vita.


Le nuove prospettive: lo spettro bipolare

Negli ultimi anni, alcuni studiosi hanno proposto di ampliare il concetto di disturbo bipolare, introducendo il concetto di spettro bipolare, che includerebbe forme sotto-soglia non ancora riconosciute dalle attuali classificazioni (DSM-5 e ICD-10).

L’idea dello spettro bipolare si basa su diversi fattori:

  • Familiarità genetica con il disturbo bipolare
  • Episodi di depressione atipica o mista
  • Storia di ipomania indotta da farmaci antidepressivi
  • Frequenza elevata di episodi depressivi

Questa prospettiva, approfondita nella tesi di Gasperini, suggerisce che un numero significativo di pazienti diagnosticati con MDD potrebbe in realtà appartenere allo spettro bipolare e quindi beneficiare di strategie terapeutiche diverse.


Conclusioni e prospettive future

La revisione della letteratura condotta nella tesi mette in luce le criticità dell’attuale classificazione dei disturbi dell’umore e la necessità di un approccio più flessibile. Una diagnosi più accurata potrebbe ridurre i casi di trattamento errato, migliorare la qualità della vita dei pazienti e fornire nuove direzioni per la ricerca sulla psicopatologia dell’umore.

Per approfondire questi temi, è possibile leggere la tesi completa al seguente link:

🔗 Visualizza la ricerca completa


Questo articolo è basato sulla tesi di laurea magistrale di Benedetta Gasperini discussa presso l’Università degli Studi di Padova.

Tony the Pony

Diagnosticato bipolare qualche tempo fa, Tony the Pony ha deciso di spendere il suo tempo in qualcosa che potesse aiutare gli altri così come è stato aiutato lui *nitrisce

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